Illustramente

«Dal racconto orale alla fiaba, un percorso che, attraverso il mito della sirena, vuole sottolineare le radici comuni come simbolo di unione e uguaglianza tra tutti i popoli». Torna “Illustramente“, il festival dell’illustrazione e della letteratura per l’infanzia, nella sua settimana edizione in programma dal 20 al 24 novembre ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo. Tema di quest’anno è la fiaba popolare con un obiettivo preciso: conquistare il riconoscimento della fiaba come patrimonio immateriale dell’Umanità contribuendo con quella siciliana. Non a caso, l’apertura del festival coincide con una ricorrenza importante, l’anniversario dei 30 anni dall’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia. La direttrice Rosanna Maranto spiega le origini di “Illustramente”, gli obiettivi e le speranze per questa nuova edizione, tra cui il desiderio di coinvolgere le case editrici indipendenti siciliane: loro per prime dovrebbero essere la voce della cultura e dell’editoria locale, dovrebbero valorizzare il proprio territorio, promuovendo la buona lettura. Tutte le illustrazioni sono a cura di Michelangelo Rossato (presente alla manifestazione), tratte dal libro “La sirenetta” (ARKA Edizioni).

Quando nasce “Illustramente” e con quale obiettivo?
«Illustramente, festival dell’illustrazione per l’infanzia nasce nel giugno del 2012. Diventa anche “della Letteratura per l’infanzia”, nel 2016. Nasce con l’obiettivo di parlare di illustrazione e del mestiere di illustratore e di animare la Sicilia su questi argomenti. In seguito il progetto si è evoluto in quello che, attualmente, promuove, con una formula che spazia da un concorso annuale, a mostre di illustrazioni, laboratori, educational, incontri con autori e illustratori per bambini e adulti, intrattenimento e spettacoli, in cui fantasia, fiaba e libro sono denominatore comune e protagonisti assoluti».

Il tema di quest’anno è la fiaba, in particolare la fiaba popolare. Quale l’obiettivo della nuova edizione?
«La settima edizione di Illustramente vuole affermare con forza le radici (matrici comuni) di uguaglianza e gli uguali diritti. Incontrarsi, cooperare, condividere, volare sulle ali della fantasia, tra mito e leggenda, tra racconti orali e fiabe.
Intellettuali, antropologi, storici, letterati, studiosi delle lingue e dei dialetti, si confronteranno e dibatteranno di fiaba e di fiaba popolare, quale patrimonio da proteggere e da tramandare alle nuove generazioni. Giornate di scambio, nei vari ambiti, per promuovere e diffondere la fiaba, generata – oltreché dal racconto orale – dal mito e dalle leggende di ciascun popolo.
IllustramenteAttraverso la figura della Sirena così tanto presente, tanto nel mito quanto nelle leggende, rappresentata anche iconograficamente nel corso dei millenni, Illustramente proverà a unire, idealmente, terre e popoli in nome dell’infanzia e di un patrimonio inestimabile da proteggere: quello della fiaba. La sirena, creata e generata dal Mare Mediterraneo, è unica; ma è stata rielaborata da ogni popolo che, facendola propria e adattandola a tradizioni e leggende dei propri luoghi, l’ha trasformata in un’icona che, oggi, può e forse deve rappresentare quelle “radici comuni”. Nel corso dei millenni non ci sono state barriere, né confini che hanno limitato il cammino delle genti e delle loro storie. Ecco cosa ci insegna la “Sirena”: una lezione – oggi più che mai – attuale. Perché le genti e il loro cammino, non si possono arrestare, non si possono confinare e, soprattutto, non si devono fermare».

 Cosa si intende per “Diritto alla fiaba”?
«Molti bambini vengono privati per motivi diversi dell’ascolto e della magia che evoca la lettura delle fiabe. Noi crediamo che sia un diritto da affermare e diffondere, perché l’ascolto delle fiabe rappresenta un momento fondamentale nello sviluppo della mente dei bambini. Oltreché un ampliamento dei confini della loro fantasia, rappresenta anche un innalzamento culturale importante per la diffusione dell’amore per la lettura.
Illustramente vuole gridare con forza il diritto alla fiaba per tutti i bambini del mondo e dedicare cinque giornate a loro, per consentire loro di essere partecipi alla magia che la lettura a voce alta di una fiaba può creare. Per fare questo abbiamo bisogno del coinvolgimento di tutti gli operatori che si occupano di infanzia e adolescenza».

Ogni anno cercate di coinvolgere le case editrici indipendenti siciliane, ma avete riscontrato una bassa percentuale di risposte. Qual è l’invito che vorreste rivolgere loro? Perché credete sia importante il loro coinvolgimento?
«Illustramente nasce, anche, con l’obiettivo di creare, nelle case editrici siciliane, uno specifico “settore” dedicato all’infanzia, con lo scopo di destare interesse e incrementare la qualità dei libri prodotti, rendendoli competitivi sui mercati nazionali; e, soprattutto, perché i bambini possano avere – appunto – dei libri “di qualità” tra le mani.
Abbiamo notato che dal 2012, anno di nascita di Illustramente, l’interesse per l’illustrazione per l’infanzia è aumentato. Ciò ha comportato lo sviluppo di professionalità prima non evidenziate in quanto, spesso, quando si parla di illustrazione per l’infanzia, il pensiero va a quella “fatta dai bambini”, mentre invece è una componente dell’industria editoriale, tra le pochissime, che ancora “fa mercato”, subendo meno delle altre la crisi dell’editoria.
Oggi diverse case editrici siciliane hanno inserito le collane per bambini, alcune con più successo di altre, e questo le porta ad investire nelle fiere editoriali nazionali con più alti numeri di affluenza che gli garantiscono ricavi. Questo, però, depaupera fiere e festival locali della loro presenze a favore di case editrici nazionali più forti che credono nel territorio siciliano, come bacino potenziale di acquirenti del libro. Ma non è così perché comunque il territorio viene privato di una educazione di chi compra il libro in concertazione con le realtà locali per far sì che questo aumenti. Altrimenti i numeri restano fermi».

Il 20 novembre cade il trentesimo anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia. Nell’ambito della manifestazione, è organizzato un convegno: perché è importante esserci, partecipare?
«Il convegno nazionale dal titolo “La fiaba, radici e ali” vuole convogliare a Palermo l’attenzione su questo argomento, facendo riferimento al patrimonio immateriale che la fiaba rappresenta. Nella giornata di convegno e dibattito si farà un excursus partendo dal mito, attraverso le leggende e le loro trascrizioni si arriverà, attraverso gli interventi di antropologi e studiosi, a considerare l’opera di Giuseppe Pitrè alla stregua del lavoro svolto dai fratelli Grimm in Germania o di Italo Calvino in Italia; il suo lavoro ha mantenuto, nella sua purezza, la trascrizione del racconto orale, dandone una collocazione geografica. Al contempo il convegno, attraverso il supporto dell’ANCI Sicilia, sta estendendo a tutta l’Isola la ricerca per arrivare all’identificazione e alla messa a sistema del patrimonio materiale dato dai territori, dai paesaggi, dalle caratteristiche proprie da valorizzare e dai relativi patrimoni immateriali. Un’opportunità unica di confronto con la presenza dell’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani, interessata a questo avvio di progetto, per convogliare il patrimonio del Sud Italia come radice di una identità europea. Essere al convegno consentirà di far sentire la propria voce unica e speciale ma insieme».

La fiaba oggi: quale ruolo? Pensi si sia perso il valore originario della fiaba a fronte delle nuove proposte editoriali? Come orientarsi oggi nella scelta dei libri per bambini?
«La domanda è naturalmente di interesse capitale, proprio per questo Illustramente gli ha dedicato la sua settima edizione! La prossima intervista la iniziamo da qui, vuoi Verdiana?»