rosa lombardo - ideestortepaper

Rosa Lombardo, illustratrice del mese di gennaio per Lo scaffale indipendente, collabora con la casa editrice di Palermo Ideestortepaper. Cosa significa illustrare libri per bambini? Quali “regole” influenzano il suo stile? In questa breve intervista si racconta e racconta l’anima dei suoi disegni, regalando una piccola raccolta delle illustrazioni che sono poi diventate copertine dei libri.

Quando e come hai iniziato a collaborare con Ideestortepaper?
«Ideestortepaper è nata l’anno scorso come collettivo di scrittori e illustratori ed io ne faccio parte da allora. Oggi è una casa editrice indipendente dedita al progetto di albi Illustrati per bambini ma anche per adulti che amano questo genere di libri».

Cosa significa collaborare con una casa editrice indipendente?
«Significa poter contribuire a creare una identità forte dentro un progetto più ampio che, nel caso di Ideestortepaper, è quello di fare libri che raccontino storie ai bambini e storie di bambini».

Lino ideestortepaperQual è la copertina, il lavoro, a cui sei più affezionata?
«Sono legata a tutti i lavori fin qui compiuti, ma sicuramente “Lino“, l’ultimo nato, ha un posto di riguardo perché, tra l’altro, inaugura una nuova collana di Ideestortepaper per i più piccoli».

Cosa ispira i tuoi disegni? C’è un modello, un altro illustratore o artista, che ha influenzato il tuo stile?
«Sono una divoratrice di libri illustrati, guardo e studio molto il mondo dell’illustrazione, ma la pittura e l’arte in generale credo siano alla base della mia formazione visiva, del mio stile. Le regole della ‘bellezza’ e dell’armonia mi guidano sia per un semplice disegno che per la realizzazione di un libro».

Il lavoro di un’illustratrice che disegna libri per bambini ha un aspetto pedagogico.  Quanto credi in questo aspetto e come ti senti rispetto questa “responsabilità”?
«Credo ci sia bisogno di studiare, studiare tanto e far sì che ogni libro sia un progetto possibile, uno strumento per bambini e adulti capace di dare valore all’incontro con lo stesso. La responsabilità è nei confronti di me stessa. Quando inizio un progetto cerco di ritornare bambina, divento la fruitrice delle mie illustrazioni, cerco di avere una visione ‘da fuori’».

Il tuo prossimo progetto?
«Ne ho tanti, ma alcuni sicuramente vedranno la luce presto, come “Gli stranianimali”, animali che guardano Palermo e ne rimangono ‘contaminati’, animali strani ma non troppo».