Ilaria Perversi

Le piace disegnare “cose buffe e grassocce”. A guidarla, nel suo lavoro, l’istinto e la pancia: Per questo Ilaria Perversi ha lasciato il suo precedente lavoro (troppo rigido e poco “fantasioso”) per dedicarsi completamente all’illustrazione per l’infanzia. Il suo primo albo illustrato è “Abita qui Mimì?”, edito da VerbaVolant Edizioni, ma nel giro di un anno ha pubblicato un altro albo con Glifo edizioni e ne ha in programma un altro ancora, in uscita a novembre. È di Milano, ma la Sicilia è stata il “trampolino di lancio” per la sua carriera da illustratrice: un motivo in più per amare questa bellissima terra oltre al cibo.

Ilaria PerversiCome ti sei avvicinata al mondo dell’illustrazione e hai capito che sarebbe stato il tuo futuro lavorativo?
«Non è stato un percorso facile e lineare, anzi. Dopo il liceo linguistico mi sono diplomata in Digital Animation e per qualche anno ho lavorato facendo animazioni digitali per aziende e pubblicità. Dopo un po’, però, quel lavoro ha iniziato a starmi stretto. La fantasia e le idee
venivano spesso frenate dai clienti e dalle rigide imposizioni aziendali, e per esprimermi
dovevo scendere a troppi compromessi. Così, continuando a lavorare, ho iniziato a frequentare vari corsi di specializzazione di illustrazione per l’infanzia. Insieme ad Angelo Mozzillo abbiamo preparato un progetto libro da portare alle fiere di settore e ci siamo lanciati. Quel progetto è poi diventato “Abita qui Mimì?”, pubblicato da VerbaVolant edizioni nel Novembre 2018. Si può dire che è stato il nostro vero e proprio battesimo in questa nuova avventura… A distanza di un anno stiamo galoppando un po’ più veloce. A volte si inciampa ancora, ma l’intenzione è quella di non fermarci più!»

Con quali case editrici indipendenti siciliane hai collaborato?
«VerbaVolant, la casa editrice per la quale è uscito “Abita qui Mimì?” e che a novembre pubblicherà un mio nuovo albo, ha sede a Siracusa. “Greta e il pianeta da salvare” invece è edito da una casa editrice palermitana, Glifo edizioni. È curioso: sono stata in Sicilia solo una volta qualche anno fa, e mentre mi ingozzavo di cannoli e granite alla mandorla non avrei mai potuto immaginare che quella bellissima terra sarebbe stata così importante per l’inizio della mia carriera!»

Qual è il tuo ultimo progetto?
«In occasione del terzo sciopero mondiale per il clima è uscito “Greta e il pianeta da
salvare“, scritto da Christiana Ruggeri e illustrato da me per Glifo edizioni. È un coloratissimo manuale adatto ai bambini dai 5 anni in su, per iniziarli e indirizzarli verso il tema della sostenibilità ambientale. Sono contentissima di aver fatto parte di questo progetto perché l’ambientalismo è una delle mie grandi passioni e spesso in prima persona, tramite i miei social e soprattutto Instagram, mi impegno a parlare dell’argomento e a condividere qualche buona pratica per preservare l’ambiente che ci circonda».

Cosa significa per te illustrare libri per bambini? Senti di avere qualche “responsabilità” nei confronti dei piccoli lettori?
«A dire la verità, non mi sono mai posta la questione in questi termini. Non vivo il mio mestiere come una “missione”. Certo, il contatto con i bambini è fondamentale ed è sempre strabiliante, mi tocca e mi lascia sempre qualcosa. Ma penso di aver scelto questo lavoro perché una grossa parte di me è rimasta bambina. Cerco quindi di fare cose che divertono e piacciono a me in prima persona: tutto il resto viene dopo. Con questo non voglio dire che non mi pongo certe domande, è chiaro, ma che l’istinto e “la pancia” sono le cose che mi guidano per prime».

Esiste un illustratore, un artista, a cui ti sei ispirata all’inizio del tuo lavoro o a cui ti ispiri tuttora? Una guida, una musa ispiratrice?
«Rebecca Dautremer, Julia Sardà e Daniela Volpari sono state le prime illustratrici che ho scoperto all’inizio del mio percorso, e continuo a seguire il loro lavoro con immensa stima. Ho poi tantissimi artisti che seguo con interesse, come Beatrice Alemagna, Marco Somà, Marianna Coppo. Aspiro a diventare come loro non tanto per gli stili di disegno, che adoro, ma che penso siano molto lontani dal mio, quanto per l’aspirazione a vivere di illustrazione e a creare progetti editoriali sempre più interessanti».

Qual è il tuo prossimo progetto?
«Non posso ancora dire molto, ma ho vari progetti in cantiere. Tra gli altri, due nuovi albi con Angelo Mozzillo, un cartonato per piccolissimi e un altro bel progetto a tema ambientale».