zolletta

Ha abbandonato il mondo della pubblicità perché, invece di mentire alla gente, preferiva “raccontare” tramite le sue illustrazioni. Nell’intervista Florinda Cerrito presenta il suo alter ego, Zolletta, nata dal desiderio di dare voce alla sua creatività e ai suoi pensieri più sinceri, più profondi. Ha pubblicato il tuo primo libro illustrato con 500gr e una poesia illustrata dal titolo “Luna” con Ideestortepaper.

Com’è iniziata la tua esperienza da illustratrice?
«Prima di diventare insegnante, e ormai parliamo di più di dieci anni fa, ho lavorato nella grafica pubblicitaria ed è qui che ho cominciato con illustrazioni per la pubblicità.
Poi, quando ho potuto scegliere, ho cominciato anche a prendere coscienza del fatto che preferivo sfruttare la mia creatività per illustrare che per mentire alla gente con la pubblicità e così ho provato a scrivere e a illustrare storie e personaggi. Dopo qualche anno sono arrivate le prime richieste di collaborazione con autori e così ho pubblicato qualcosa. Ma la mia vera pubblicazione da autrice/scrittrice/illustratrice, è arrivata nel 2014 con “Il regno senza Luna”. Un libro di una ventina di pagine in tutto con 10 tavole illustrate, dai forti colori vivaci».

Cosa influenza il tuo stile? Esiste un modello, un artista che ispira il tuo lavoro?
«Inizialmente ho amato molto Mattotti tra gli illustratori italiani e la Dautremer tra gli stranieri. Attualmente ne seguo tanti, anche tramite i social. Giusto per citarne due, geniali, Habbenink (illustratore) e Seth (street artist)».

Chi è Zolletta e come nasce?
«Zolletta nasce per caso, forse dalla voglia di traspormi in un personaggio immortale, misto tra realtà e finzione. Zolletta è il mio alter-ego che, come per molti artisti, ha necessità di esistere».

ZollettaQual è il messaggio che lancia Zolletta?
«Zolletta come ho detto è il mio alter-ego e come tale si espone più di me, urla più di me, agisce forse più di me perché è più sfrontata e ha meno limiti di me e nasce soprattutto da un bisogno, quello di seminare “bellezza”, cioè educare. Sono un’insegnante, e oltre alle ore trascorse a scuola, con Zolletta probabilmente continuo a fare il mio mestiere in una versione che più mi si addice, quella grafica, attraverso appunto il personaggio. Sono un’insegnante d’ARTE e spesso mi ritrovo a fare anche lezioni di educazione ambientale, civica, sociale e di cittadinanza, perché ritengo che non si può pensare a compartimenti stagni e che la scuola ha il diritto di informare i ragazzi di tutto, anche uscendo a volte fuori dagli schemi. Sento molto questo ruolo come una vera e propria missione che a volte richiede una fatica immane, ma con Zolletta riesco ad alleggerire il tutto e a prendermi anche qualche soddisfazione».

Di cosa parla “Luna”, il volume pubblicato con Ideestortepaper?
«”Luna” è una poesia illustrata nata con immagini e testo in contemporanea, tutto rigorosamente a mano. “Luna” è una proiezione dell’inconscio ed è soprattutto una poesia. Come tale non va spiegata».

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
«
Creare… Creare… Creare… E spedire ZOLLETTA sulla LUNA».